LE LESIONI INTRAOSSEE: COSA SONO, COME SI CLASSIFICANO E COME INTERVENIRE
- Luca Denni
- 6 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
LE LESIONI INTRAOSSEE: COSA SONO, COME SI CLASSIFICANO E COME INTERVENIRE
Le lesioni intraossee sono alterazioni patologiche localizzate all'interno della struttura dell'osso,
spesso non visibili a occhio nudo né diagnosticabili con semplici radiografie. Rappresentano una
condizione subdola, ma clinicamente rilevante, che può compromettere in modo importante la
biomeccanica articolare e la qualità della vita del paziente.
Definizione e Caratteristiche
Una lesione intraossea può consistere in:
- un edema del midollo osseo (bone marrow edema),
- una cisti o lacuna ossea,
- una necrosi avascolare (osteonecrosi),
- una frattura da stress,
- alterazioni da carico cronico o traumi diretti.
Queste lesioni si manifestano spesso con dolore profondo, persistente, non sempre correlato a un evento traumatico evidente, e possono coinvolgere qualsiasi segmento scheletrico (femore, tibia, astragalo, vertebre, etc.).
Classificazione
Le lesioni intraossee possono essere suddivise in:
1. Lesioni traumatiche:
- Microfratture trabecolari
- Edema osseo da impatto
- Fratture da stress
2. Lesioni degenerative:
- Cisti subcondrali (artrosi)
- Geodi
3. Lesioni vascolari:
- Osteonecrosi (spesso a carico di anca, ginocchio, astragalo)
4. Lesioni infiammatorie/metaboliche:
- Patologie reumatiche o autoimmuni con interessamento osseo
- Disordini da carenza vascolare o nutrizionale
5. Lesioni neoplastiche (benigne o maligne):
- Cisti ossee, encondromi, osteomi meno comuni, ma da escludere nei casi atipici
Diagnosi
L’esame di scelta è la Risonanza Magnetica (RMN), che consente di visualizzare:
- Edema del midollo osseo
- Zone di necrosi
- Cisti o cavità
- Fratture occulte non visibili alla radiografia
In alcuni casi, si può associare anche:
TAC
Scintigrafia ossea
Esami ematochimici (per escludere cause sistemiche)
Linee Guida per il Trattamento
Il trattamento dipende dalla natura della lesione, ma in generale si basa su:
Fase Acuta
- Riposo o scarico del segmento colpito
- Terapie antalgiche e anti-infiammatorie (farmacologiche o fisiche)
- Monitoraggio clinico e strumentale
Fase di Recupero Funzionale
- Fisioterapia personalizzata
- Chinesiologia applicata, per ripristinare equilibrio e carico articolare corretto
- Rieducazione propriocettiva e neuromuscolare
- Osteopatia
Osteopatia
L’osteopatia può essere un valido alleato nel trattamento delle lesioni intraossee:
- Migliora la mobilità articolare e la vascolarizzazione ossea
- Riduce la pressione intraossea e il dolore
- Lavora su disfunzioni somatiche e viscerali che possono influire sul distretto colpito
Ruolo della Chinesiologia
La chinesiologia agisce:
- Correggendo pattern motori scorretti (ciclo cumulativo dell’infortunio)
- Prevenendo ricadute e recidive
- Ottimizzando l’ergonomia nei gesti quotidiani e sportivi
Il recupero deve essere graduale e personalizzato, con attenzione alla rieducazione funzionale
globale del corpo.
Approccio Multidisciplinare
La gestione ottimale delle lesioni intraossee richiede spesso un lavoro sinergico tra:
Ortopedico e/o Fisiatra
Fisioterapista
Osteopata
Chinesiologo
In alcuni casi è necessario il parere del Reumatologo o del Medico dello Sport
Conclusioni
Le lesioni intraossee non vanno sottovalutate: se non trattate, possono evolvere in artrosi
precoce, instabilità articolare e dolore cronico.
Una diagnosi precoce, un trattamento mirato e un recupero attivo sono fondamentali per il ritorno alla piena funzionalità.
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